Messina: Bar Università ancora chiusi: per i lavoratori cattive notizie; la Filcams Cgil torna a sollecitare l'amministrazione universitaria

Messina: Bar Università ancora chiusi: per i lavoratori cattive notizie; la Filcams Cgil torna a sollecitare l'amministrazione universitaria

Ancora chiusi i quattro bar dell’Università di Messina dopo il cambio appalto, e situazione sempre più nera per i lavoratori. Nei giorni scorsi la Filcams Cgil era intervenuta sulla vicenda che presentava due punti critici: la mancata firma del contratto da parte del gestore subentrante e l’avvenuto licenziamento di tutto il personale da parte del vecchio gestore. Secondo le norme sugli appalti infatti, a tutela dei lavoratori, nei cambi di gestione il personale non va licenziato ma transita direttamente dalla vecchia impresa alla nuova. Ma, convocate su richiesta della Filcams Cgil presso l’Ufficio provinciale del lavoro per cercare di ricomporre la vertenza, sia l’impresa subentrante che l’Università non si erano presentate.
Dopo l’invito da parte della Cgil all’amministrazione dell’Università per garantire il rispetto delle regole all’interno dell’ateneo, la situazione è solo parzialmente cambiata, e non in meglio, per i lavoratori. La nuova gestione ha infatti espletato le pratiche formali per il subentro e starebbe per prendere possesso dei quattro bar allocati presso la sede centrale, il Magistero, Scienze e Farmacia, ma il titolare avrebbe comunicato ai lavoratori che non intende riassumerli perché intenzionato a fare nuove assunzioni facendo ricorso agli sgravi previsti dalla legge. «Ma la legge sulle nuove assunzioni prevede cose ben diverse» spiega Silvestro. «Fermo restando che i lavoratori non andavano affatto licenziati, gli sgravi di cui parla il gestore subentrante si applicano nel caso di incremento occupazionale, non di sostituzione di vecchi lavoratori con nuovi. Sarebbe un paradosso!».
Silvestro ricorda inoltre che il nuovo appalto prevede la realizzazione di altri due bar all’interno dell’ateneo. «In questo caso sì, che la nuova gestione può usufruire degli sgravi sul costo del lavoro. Quindi il mantenimento dei vecchi lavoratori è compatibile con le nuove assunzioni a costo agevolato purché queste rappresentino un incremento» commenta Silvestro, che ricorda come i lavoratori licenziati abbiano lavorato nei bar dell’Università per circa undici anni, passando (prima di oggi) da una gestione all’altra.
La Filcams Cgil torna quindi a chiedere all’Università, e in particolare al rettore Tomasello, di intervenire su questa vicenda per individuare un percorso condiviso che garantisca il rispetto delle regole, i diritti dei lavoratori e l’offerta di un servizio di qualità all’interno dell’ateneo.

comunemio.it

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