Il Papa attacca gli scienziati
MessinaFriends :: Off - TOPIC :: SCIENZA
Pagina 1 di 1
Il Papa attacca gli scienziati
Il Papa attacca: «Scienziati arroganti»
«Il facile guadagno o, peggio ancora, l'arroganza di sostituirsi al Creatore svolgono un ruolo determinante»
ROMA - Benedetto XVI torna a esaltare il valore della ricerca scientifica a servizio del progresso dell'umanità, ma nel contempo ricorda che «la scienza non è in grado di elaborare principi etici; essa può solo accoglierli in sé e riconoscerli come necessari per debellare le sue eventuali patologie».
Per questo, spiega, la scienza non può fare da sola: «La filosofia e la teologia diventano, in questo contesto, degli aiuti indispensabili con cui occorre confrontarsi per evitare che la scienza proceda da sola in un sentiero tortuoso, colmo di imprevisti e non privo di rischi».
L'ARROGANZA DEGLI SCIENZIATI - Nel discorso in occasione dei dieci anni dell'enciclica «Fides et Ratio» di Giovanni Paolo II - celebrati in un convegno alla Lateranense - il Papa ha citato in proposito l'ignoto autore della Lettera a Diogneto per il quale «non l'albero della scienza uccide, ma la disobbedienza. Non si ha vita senza scienza, né scienza sicura senza vita vera». «Avviene, tuttavia - osserva Papa Ratzinger - che non sempre gli scienziati indirizzino le loro ricerche verso questi scopi. Il facile guadagno o, peggio ancora, l'arroganza di sostituirsi al Creatore svolgono, a volte, un ruolo determinante». Secondo il Pontefice, «è questa una forma di "hybris" della ragione, che può assumere caratteristiche pericolose per la stessa umanità. Ciò - precisa il Pontefice - non significa affatto limitare la ricerca scientifica o impedire alla tecnica di produrre strumenti di sviluppo; consiste, piuttosto, nel mantenere vigile il senso di responsabilità che la ragione e la fede possiedono nei confronti della scienza, perchè permanga nel solco del suo servizio all'uomo».
FAME NEL MONDO - Successivamente Benedetto XVI in un messaggio indirizzato al direttore generale della Fao, Jacques Diouf, in occasione della giornata mondiale dell'alimentazione ha attaccato la «speculazione sfrenata» che tocca i meccanismi dei prezzi e dei consumi e gli egoismi degli Stati. «I mezzi e le risorse di cui il mondo dispone al giorno d'oggi - ha affermato il Papa - sono in grado di fornire cibo sufficiente per soddisfare le crescenti necessità di tutti».
HACK - Alle affermazioni del Papa sugli scienziari replica l'astrofisica Margherita Hack: «Gli scienziati sono persone come tutte le altre. Tra di essi, quindi, c'è chi pensa solo ai soldi e chi invece dedica tutta la sua vita al progresso dell'umanità». «Considerato che la maggior parte degli scienziati, soprattutto quelli italiani, lavorano il più delle volte in condizioni di estrema precarietà - ha aggiunto la Hack - le dichiarazioni del Papa sono davvero fuori dal mondo». Per quanto riguarda, invece, la presunta incapacità della scienza, sottolineata dal Ponteficie, di elaborare principi etici, Hack è stata ancora molto più pungente: «I principi etici non sono solo dei credenti. Il principio etico 'non fare agli altri ciò che non vorresti che gli altri facciano a te' infatti riguarda i credenti come i laici e gli atei». Non si può non riconoscere, ha detto ancora la Hack, che la scienza ha dato molti benefici all'umanità. Inoltre, ha aggiunto, «parlare di arroganza e desiderio di guadagno non è proprio molto adatto in un momento in cui i giovani scienziati italiani stanno rischiando di perdere il lavoro e morire di fame, senza avere più a disposizione nemmeno i mille euro al mese che guadagnano adesso». «Il Santo Padre dovrebbe pensarci due volte prima di parlare», ha concluso la Hack.
corriere.it
«Il facile guadagno o, peggio ancora, l'arroganza di sostituirsi al Creatore svolgono un ruolo determinante»
ROMA - Benedetto XVI torna a esaltare il valore della ricerca scientifica a servizio del progresso dell'umanità, ma nel contempo ricorda che «la scienza non è in grado di elaborare principi etici; essa può solo accoglierli in sé e riconoscerli come necessari per debellare le sue eventuali patologie».
Per questo, spiega, la scienza non può fare da sola: «La filosofia e la teologia diventano, in questo contesto, degli aiuti indispensabili con cui occorre confrontarsi per evitare che la scienza proceda da sola in un sentiero tortuoso, colmo di imprevisti e non privo di rischi».
L'ARROGANZA DEGLI SCIENZIATI - Nel discorso in occasione dei dieci anni dell'enciclica «Fides et Ratio» di Giovanni Paolo II - celebrati in un convegno alla Lateranense - il Papa ha citato in proposito l'ignoto autore della Lettera a Diogneto per il quale «non l'albero della scienza uccide, ma la disobbedienza. Non si ha vita senza scienza, né scienza sicura senza vita vera». «Avviene, tuttavia - osserva Papa Ratzinger - che non sempre gli scienziati indirizzino le loro ricerche verso questi scopi. Il facile guadagno o, peggio ancora, l'arroganza di sostituirsi al Creatore svolgono, a volte, un ruolo determinante». Secondo il Pontefice, «è questa una forma di "hybris" della ragione, che può assumere caratteristiche pericolose per la stessa umanità. Ciò - precisa il Pontefice - non significa affatto limitare la ricerca scientifica o impedire alla tecnica di produrre strumenti di sviluppo; consiste, piuttosto, nel mantenere vigile il senso di responsabilità che la ragione e la fede possiedono nei confronti della scienza, perchè permanga nel solco del suo servizio all'uomo».
FAME NEL MONDO - Successivamente Benedetto XVI in un messaggio indirizzato al direttore generale della Fao, Jacques Diouf, in occasione della giornata mondiale dell'alimentazione ha attaccato la «speculazione sfrenata» che tocca i meccanismi dei prezzi e dei consumi e gli egoismi degli Stati. «I mezzi e le risorse di cui il mondo dispone al giorno d'oggi - ha affermato il Papa - sono in grado di fornire cibo sufficiente per soddisfare le crescenti necessità di tutti».
HACK - Alle affermazioni del Papa sugli scienziari replica l'astrofisica Margherita Hack: «Gli scienziati sono persone come tutte le altre. Tra di essi, quindi, c'è chi pensa solo ai soldi e chi invece dedica tutta la sua vita al progresso dell'umanità». «Considerato che la maggior parte degli scienziati, soprattutto quelli italiani, lavorano il più delle volte in condizioni di estrema precarietà - ha aggiunto la Hack - le dichiarazioni del Papa sono davvero fuori dal mondo». Per quanto riguarda, invece, la presunta incapacità della scienza, sottolineata dal Ponteficie, di elaborare principi etici, Hack è stata ancora molto più pungente: «I principi etici non sono solo dei credenti. Il principio etico 'non fare agli altri ciò che non vorresti che gli altri facciano a te' infatti riguarda i credenti come i laici e gli atei». Non si può non riconoscere, ha detto ancora la Hack, che la scienza ha dato molti benefici all'umanità. Inoltre, ha aggiunto, «parlare di arroganza e desiderio di guadagno non è proprio molto adatto in un momento in cui i giovani scienziati italiani stanno rischiando di perdere il lavoro e morire di fame, senza avere più a disposizione nemmeno i mille euro al mese che guadagnano adesso». «Il Santo Padre dovrebbe pensarci due volte prima di parlare», ha concluso la Hack.
corriere.it
apetimida- Simpatizzante
- Numero di messaggi : 199
Età : 34
Data d'iscrizione : 18.09.08
MessinaFriends :: Off - TOPIC :: SCIENZA
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|