Nuovi ritrovamenti archeologici
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Nuovi ritrovamenti archeologici
NUOVI RITROVAMENTI ARCHEOLOGICI NEI FONDALI DI MESSINA
Recuperate due macine di epoca greco romana, monete e resti di anfore. A scoprire i reperti i subacquei Nicola Panetta e Nuccio Schifilliti che hanno avvisato la Soprintendenza del Mare che ha disposto l’immediato recupero per evitarne il trafugamento
Ancora un ritrovamento archeologico nei fondali messinesi. Ieri il gruppo Oloturia Sub, che fa capo al noto subacqueo Gianmichele Iaria, ha recuperato alcuni reperti di epoca greco romana che giacevano in poca profondità neio pressi di Acqualadrone. Si tratta di due macine per la lavorazione dei cereali, alcune monete, resti di anfore e altri arnesi. A scoprire i reperti sono stati i subacquei Nicola Panetta e Nuccio Schifilliti che hanno avvisatola Soprintendenzadel Mare che ha disposto l’immediato recupero per evitarne il trafugamento. Così è scattata l’azione di recupero: in sinergia con l’Assessorato del Comune di Messina per le Politiche del Mare che ha messo a disposizione la motovedetta della Polizia Municipale, il gruppo subacquei “Oloturia Sub” ha portato in superficie i reperti che adesso si trona custoditi presso lo stesso Assessorato
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Recuperate due macine di epoca greco romana, monete e resti di anfore. A scoprire i reperti i subacquei Nicola Panetta e Nuccio Schifilliti che hanno avvisato la Soprintendenza del Mare che ha disposto l’immediato recupero per evitarne il trafugamento
Ancora un ritrovamento archeologico nei fondali messinesi. Ieri il gruppo Oloturia Sub, che fa capo al noto subacqueo Gianmichele Iaria, ha recuperato alcuni reperti di epoca greco romana che giacevano in poca profondità neio pressi di Acqualadrone. Si tratta di due macine per la lavorazione dei cereali, alcune monete, resti di anfore e altri arnesi. A scoprire i reperti sono stati i subacquei Nicola Panetta e Nuccio Schifilliti che hanno avvisatola Soprintendenzadel Mare che ha disposto l’immediato recupero per evitarne il trafugamento. Così è scattata l’azione di recupero: in sinergia con l’Assessorato del Comune di Messina per le Politiche del Mare che ha messo a disposizione la motovedetta della Polizia Municipale, il gruppo subacquei “Oloturia Sub” ha portato in superficie i reperti che adesso si trona custoditi presso lo stesso Assessorato
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